Il vino rosso Otricolaia è un vino prodotto da un blend di tre vitigni autoctoni: Sangiovese, Ciliegiolo e Canaiolo, provenienti esclusivamente dalla vigna di Cantina Otricolaia.
Il Sangiovese gli dà il tannino e la freschezza, il Ciliegiolo la morbidezza, il Canaiolo il colore.
Vendemmia manuale (non potrebbe essere altrimenti nella ripida collina !) in piccole cassette riempite per tre quarti.
La pigiatura avviene senza raspi, la fermentazione dura circa 10 giorni in barrique usate di rovere francese con lieviti selezionati adatti a vini da invecchiamento, con temperatura controllata inferiore ai 28° e con ripetute follature quotidiane, la torchiatura idraulica è manuale e delicata. I vini fanno la fermentazione malolattica.
Dalla vendemmia 2016 in poi, dopo la fermentazione, il vino matura per 24 mesi in botte grande Garbellotto di legno di rovere di Slavonia e vi rimane senza travasi, segue un affinamento in bottiglia in grotta per altri 24 mesi.
L'Otricolaia è un vino molto longevo e gradisce un lungo invecchiamento in bottiglia.
Usiamo tappi di sughero pregiato.
La produzione si aggira per adesso mediamente sulle 1000 bottiglie ad annata, rigorosamente numerate a mano.
Il vino bianco Tufo d'Ocria nasce da due vitigni autoctoni: Trebbiano Toscano e Malvasia di Candia, provenienti esclusivamente dalla vigna di Cantina Otricolaia.
Il Trebbiano apporta freschezza e corpo, la Malvasia l'aromaticità che cresce anno dopo anno in linea con la maturità delle giovani piante.
La vendemmia è manuale (collina ripida !) in piccole cassette riempite per tre quarti.
Le uve sono pigiate e diraspate, la torchiatura idraulica è soffice, la fermentazione in botti di acciaio dura circa 15 giorni su lieviti selezionati e a bassa temperatura controllata inferiore ai 17°, la maturazione prosegue per 12 mesi in acciaio e altrettanto ne servono per affinamento in bottiglia in grotta.
Usiamo tappi di sughero pregiato.
Il Tufo d'Ocria deve essere assaggiato non prima di 12 mesi di bottiglia perchè l'affinamento lo migliora notevolmente, sempre che sia conservato orizzontale, al fresco e lontano dalla luce.
La produzione si aggira per adesso mediamente sulle 400 bottiglie ad annata, rigorosamente numerate a mano.
Ogni annata è diversa, dipende da tanti fattori con in testa il clima: il 2011 e il 2012 sono state estati roventi; il 2014 piovoso e freddo; il 2015 e 2016 nella norma, il 2017 è stata di nuovo un'estate calda, il 2018 una buona annata, il 2019 straordinaria, il 2020 di nuovo una buona annata, il 2021 una annata molto calda e siccitosa, il 2022 una altra annata caldissima e siccitosa.
Le temperature, la quantità di pioggia e le escursioni termiche rendono ogni annata unica, talvolta speciale
anche se voglio pensare alla nostra vigna ad un connubio perfetto tra pianta e terreno, talmente in equilibrio da essere da protezione ai mutamenti della annata, come racconta Luigi Moio nel suo libro "Il respiro del vino".
Per tutti i dettagli delle singole vendemmie cliccate in alto sugli anni e avrete l'articolo del nostro wine-maker.
" Il vino è come la poesia, che si gusta meglio, e si capisce davvero, soltanto quando si studia la vita, le altre opere, il carattere del poeta, quando si entra in confidenza con l'ambiente dove è nato, con la sua educazione, con il suo mondo. La Nobiltà del vino è proprio questa: che non è mai un oggetto staccato ed astratto, che possa essere giudicato bevendo un bicchiere, o due o tre, di una bottiglia che viene da un luogo dove non siamo mai stati"
(Mario Soldati "Vino al vino")