L’ultima annata è stata connotata da un inverno piovoso e poco freddo, un inizio primavera con basse temperature e con poche precipitazioni, con una successiva gelata alla fine del mese di aprile che ha provocato dei danni abbastanza copiosi, in particolare nelle varietà precoci e nei vigneti vecchi allevati a cordone speronato.
Il mese di maggio è stato poco piovoso ed è seguita una estate molto siccitosa con scarse precipitazioni e temperature alte; nel periodo della maturazione delle uve fino alla vendemmia il tempo è stato molto bello, ma poco equilibrato, tra precipitazioni scarse ed intermittenti e con un irraggiamento solare particolarmente intenso.
La quantità di uva raccolta ha avuto in generale una diminuzione rispetto allo scorso anno di circa il 30%.
Le varietà rosse hanno avuto accumulo zuccherino poco costante e non equilibrato, procedendo con un andamento maturativo stentato, soprattutto per ciò che concerne la complessità fenolica.
Per le varietà a bacca bianca, in particolare le aromatiche e precoci, è stata un’annata difficile dal punto di vista aromatico; le temperature estive eccessivamente calde e le escursioni termiche giornaliere non accentuate, hanno influito negativamente, sulle maturazioni e sul mantenimento dei precursori d’aroma con effetti negativi sulla complessità aromatica e gustativa.
Le varietà bianche tardive vedi Trebbiano, Verdicchio, Malvasie, e semi tardive, hanno invece avuto un andamento maturativo normale, riuscendo a mantenere sia complessità aromatica che gustativa e ottima struttura.
In generale nel centro Italia, è stata un’annata buona, connotata però da temperature eccessive e scarsità di precipitazioni, dal punto di vista fitosanitario è stato tutto regolare senza significativi attacchi da parte delle malattie fungine.
Per le varietà rosse tardive e in vigneti vecchi con produzioni non eccessive, è stata un’annata molto interessante sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista qualitativo, lo stesso si può dire per le varietà bianche tardive sempre in vigneti adulti.
A cantina Otricolaia, il decorso stagionale è stato in linea con il resto del centro Italia, è stata una annata di facile gestione fitosanitaria, non ci sono ci sono stati cali produttivi, grazie all’età dei vigneti e alle esposizioni fresche che hanno agevolato la maturazione delle uve che è stata costante e di ottimo livello.
La vendemmia è stata precoce, all’inizio di settembre, con un buon accumulo zuccherino sia nelle uve rosse che nelle bianche; l’esposizione fresca del vigneto ha favorito la formazione di una ottima aromaticità ed alcolicità ed eleganza in tutti e due i vini, caratteristiche che contraddistinguono i prodotti di questa azienda.
Gli svinati, si presentano equilibrati e di alto profilo qualitativo sotto tutti gli aspetti; si continua a crescere con un trend qualitativo importante e costante, i vini di questa azienda hanno sempre di più un volto fatto di viticoltura seria e a basso impatto e di una enologia rispettosa della materia prima, frutto di una continuità fatta di eleganza e legame con il territorio.
Fabrizio Fimiani WineMaker
" Il vino è come la poesia, che si gusta meglio, e si capisce davvero, soltanto quando si studia la vita, le altre opere, il carattere del poeta, quando si entra in confidenza con l'ambiente dove è nato, con la sua educazione, con il suo mondo. La Nobiltà del vino è proprio questa: che non è mai un oggetto staccato ed astratto, che possa essere giudicato bevendo un bicchiere, o due o tre, di una bottiglia che viene da un luogo dove non siamo mai stati"
(Mario Soldati "Vino al vino")