Vendemmia 2022

 

 

 

L’ultima annata è stata connotata da un inverno siccitoso e poco freddo, una primavera già calda e siccitosa dal suo inizio, con poche precipitazioni.

 I mesi da maggio alla metà di Agosto sono stati secchi e caldi senza precipitazioni; dopo la metà di agosto e tutto settembre sono arrivate le piogge copiose ma non continue, che hanno permesso alle uve di reidratarsi nel periodo della maturazione, fino alla vendemmia.  

La quantità di uva raccolta ha avuto in generale un trend positivo di circa il 15% in più rispetto allo scorso anno.

Le varietà rosse hanno avuto accumulo zuccherino poco costante e non equilibrato, procedendo con un andamento maturativo eccessivamente precoce e soprattutto squilibrato per ciò che concerne la complessità fenolica.

Per le varietà a bacca bianca, in particolare le aromatiche e precoci, è stata un’annata difficile dal punto di vista aromatico; le temperature estive eccessivamente calde e le escursioni termiche giornaliere non accentuate, hanno influito negativamente, sulle maturazioni e sul mantenimento dei precursori d’aroma con effetti negativi sulla complessità aromatica e gustativa.

Le varietà bianche tardive vedi Trebbiano, Verdicchio, Malvasie, e semi tardive, hanno invece avuto un andamento maturativo più lento, riuscendo a mantenere delle sufficienti caratteristiche di territorialità, più legate alla struttura che alla complessità aromatica e gustativa.

In generale nel centro Italia, è stata un’annata, connotata  da temperature eccessive e scarsità di precipitazioni, dal punto di vista fitosanitario è stato tutto regolare senza significativi attacchi da parte delle malattie fungine e con ridotti interventi fitosanitari.

Per le varietà rosse tardive e in vigneti vecchi con produzioni non eccessive, è stata un’annata molto interessante sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista qualitativo, lo stesso si può dire per le varietà bianche tardive sempre in vigneti adulti.

 A Cantina Otricolaia, il decorso stagionale è stato in linea con il resto del centro Italia, è stata una annata di facile gestione fitosanitaria, non ci sono ci sono stati cali produttivi, grazie all’età dei vigneti e alle esposizioni fresche che hanno agevolato la maturazione delle uve che è stata costante e di ottimo livello, nelle uve nere rispetto alle bianche che hanno parzialmente risentito sia dell’eccessivo caldo che delle scarse escursioni termiche.

La vendemmia è stata leggermente precoce, prima della metà di settembre, con un buon accumulo zuccherino sia nelle uve rosse che nelle bianche; l’esposizione fresca del vigneto ha favorito, nonostante le avverse condizioni climatiche, la formazione di una buona aromaticità ed eleganza nel bianco, ed  un ottimo equilibrio gusto olfattivo nel vino rosso.

Gli svinati, si presentano quindi, equilibrati e di alto profilo qualitativo; si continua a crescere con un trend qualitativo costante che premia, in primis la territorialità assoluta dei vini di questa azienda e la loro eleganza e piacevolezza di beva.

 

Fabrizio Fimiani WineMaker